C’è molta disinformazione sul mondo della produzione di energia da biomasse legnose.

Qualche esempio? Secondo uno studio condotto dall’Unione Europea l’utilizzo di biomasse in inverno per il riscaldamento domestico e per produrre energia sarebbe uno dei principali agenti di inquinamento. Analisi epidemiologiche hanno riferito che la combustione di bio-masse produrrebbero gas tossici e cancerogeni che provocherebbero difficoltà respiratorie e cancro ai polmoni.

Si è arrivati addirittura a dire che la combustione di bio-masse sarebbe più inquinante delle auto e provocherebbe molti più danni all’ambiente e alla salute.

Principalmente per questi motivi, molti stati europei vorrebbero vietare l’uso di pellet per il riscaldamento domestico dato che farebbe male: l’Italia è al terzo posto tra i consumatori europei, dopo Francia e Germania.

Peccato che si tratti solo di cattiva informazione e fake news, dato che le biomasse in realtà non inquinano e non sono cancerogene.

Questo terrorismo giornalistico e pieno di disinformazione ha portato molte realtà a scegliere altri metodi di riscaldamento, sopratutto basati su combustibili fossili come il gas naturale, fonte non rinnovabile e molto inquinante.

È stato recentemente dimostrato che l’inquinamento delle biomasse è minimo rispetto a quello prodotto dall’utilizzo delle automobili per i trasporti che bruciano combustibili fossili, ossia la benzina.

È stato calcolato che su 3 chilometri di strada con un traffico medio vengono emessi il 95% in più di polveri sottili inquinanti e gas cancerogeni rispetto ad una moderna caldaia a pellet da 500kw.

Inoltre la legge stabilisce chiaramente dei limiti di emissioni di polveri sottili, tanto da attuare nelle grandi città il blocco dei mezzi che inquinano troppo quando la concentrazione di queste polveri è molto alta, ovvero in inverno, quando le piogge sono scarse e quindi vi è il ristagno di gas tossici.

Ebbene anche impianti industriali che utilizzano bio-masse, se potenziati con abbattitori di emissioni, non solo non superano i limiti imposti dalla legge, ma vengono registrati valori di circa trenta volte inferiori rispetto al quantitativo concesso dalla normativa vigente.

Quindi è di fondamentale importanza aiutare i consumatori a capire ed essere consapevoli, rispondendo a qualsiasi domanda e promuovendo la cultura dell’energia pulita ed eco-sostenibile attraverso l’utilizzo in modo giusto di legna da ardere e pellet.

Non meno importante è l’acquisto di caldaie e stufe di ultima generazione che garantiscono non solo basse emissioni e aria salubre per la famiglia ma limitano anche la produzione di polveri sottili cancerogene, non impattando sull’ambiente e, non di poca importanza, riducendo gli sprechi e di conseguenza portando un grande risparmio economico.

Oggigiorno il 15% della popolazione mondiale soddisfa la necessità di energia tramite l’utilizzo di biomassa, al contrario dell’Europa che attesta l’utilizzo di questa fonte energetica al solo 3-4%.

In controtendenza rispetto alla media troviamo però i paesi del centro e nord Europa che, con maggiore fabbisogno di calore, scelgono la bio-massa. In particolare tre quarti della Finlandia e della Svezia utilizzano grossi impianti di congenerazione, ossia produzione di energia elettrica e calore, alimentati da bio-massa. Anche il 13% dell’Austria utilizza la combustione di bio-massa mentre in Svizzera questa fonte di energia rinnovabile è la più utilizzata per gli impianti di riscaldamento termico.

tipi di pellet

Ma vediamo ora nel dettaglio dal punto di vista scientifico le emissioni prodotte dalla combustione delle bio-masse, come riconoscere le migliori stufe e caldaie da acquistare e quali bio-masse sono le più adatte per il riscaldamento domestico. Infine è essenziale per la salubrità della casa avere delle buone abitudini e fare manutenzione regolarmente.

La conoscenza è potere, e in questo caso il potere di fare le scelte giuste può aiutare l’ambiente, le proprie finanze e la propria salute.

Facciamo chiarezza

Le emissioni di CO2 sono il gas prodotto attraverso processi di combustione. L’eccesso di CO2 nell’aria è il maggiore soggetto inquinante nell’atmosfera dato che diminuisce la concentrazione di ozono, che protegge il pianeta dai raggi ultravioletti del sole.

Quindi la CO2 provoca il surriscaldamento globale dato che durante il giorno facilita l’accumulo di calore sulla terra e durante la notte impedisce la dispersione del calore nello spazio.

Queste emissioni sono dovute soprattutto all’attività industriale e alla combustione di carbone e petrolio. Ma per quando riguarda la combustione bio-masse siamo esattamente al polo opposto dato che legna e pellet sono fonti rinnovabili e carbon natural, pertanto la CO2 emessa dalle bio-masse è pari a quella assorbita dalle piante con la fotosintesi, quindi è eco-sostenibile.

L’utilizzo delle bio-masse contribuisce a contrastare il surriscaldamento globale e i cambiamenti climatici, inoltre è un modo economico di riscaldamento, quindi accessibile anche alle fasce di popolazione meno abbienti per il riscaldamento domestico.

Per le emissioni di polveri sottili il discorso è leggermente diverso: le polveri sottili, così volatili da essere respirate, derivano dai processi naturali e antropici come la combustione del legno, dalle attività agricole e dal funzionamento dei motori a scoppio delle automobili.

È inutile specificare che la maggior fonte di produzione di polveri sottili è dovuta alle automobili tanto che in inverno spesso viene bloccato il traffico nelle grandi città a causa della grande concentrazione di queste polveri nocive e cancerogene.

Purtroppo l’Italia ha un drammatico primato riguardo le polveri sottili: secondo dati rilasciati a Novembre del 2019 da una ricerca internazionale è risultato che il nostro paese è il primo in Europa e l’undicesimo nel mondo per la mortalità dovuta alle polveri sottili Pm 2.5.

Ma quindi le biomasse producono polveri sottili dannose per la salute? Si, ma l’innovazione tecnologica e le buone abitudini possono risolvere il problema.

Le moderne stufe a pellet o a bio-massa con certificazione Aria Pulita sono molto meno impattanti sulla salubrità dell’aria e una buona manutenzione dei dispositivi di riscaldamento come la pulizia giornaliera del braciere abbasseranno le emissioni per oltre l’80%.

Quindi Ii particolato, ossia l’insieme delle sostanze volatili che sotto forma di aerosol atmosferico sono dannose per la salute, non saranno più un problema.

Altro grande accusa volta alle bio-masse è la produzione di monossido di carbonio, ossia un gas tossico difficile da individuare, dato che è inodore, insapore e non irritante, ma se in concentrazione elevate può provocare la morte per intossicazione.

Questo, secondo definizione viene prodotto dalla combustione incompleta di materiale organico, a patto che nell’ambiente ci sia poco ossigeno, quindi in ambiente chiuso. Questo viene anche prodotto dal fumo della sigaretta, ecco perché è vietato fumare negli spazi pubblici chiusi.

Per prevenire incidenti da intossicazione bisogna fare una manutenzione accurata e rivolgersi a professionisti del settore.

Oltre che al logico posizionamento di camini e stufe a combustione di bio-masse in ambienti abbastanza ampi ed arieggiati è necessario, ad esempio, far pulire la i comignoli regolarmente almeno una volta all’anno dato che questo può portare alla cattiva combustione del legno con la conseguente creazione di monossido di carbonio e intossicazione degli inquilini dell’abitazione.

La premura di controllare che le apposite bocchette per l’areazione non siano intasate e l’istallazione e manutenzione da parte di personale specializzato e accurato nell’eseguire il lavoro è il modo giusto per salvaguardare la salute e la sicurezza di chi abita in una casa.

Le bio-masse sono utilizzate sin dall’antichità e con i giusti accorgimenti oggi potrebbero non solo portare dei benefici ambientali ma anche a livello occupazionale, e a livello di politica energetica.

Dato che le diverse fasi di produzione di bio-masse creano posti di lavoro e aiutano la ripresa dei settori agro-forestali ma anche posti di lavoro grazie alla ricerca delle innovazioni tecnologiche che di giorno in giorno migliorano questo prodotto rendendolo il più eco-sostenibile possibile.

Oggigiorno si preferisce l’utilizzo di combustibili fossili a questi ecologici ma solo perché non vengono considerati i danni ambientali prodotti dai combustibili fossili e i costi sociali che provoca la combustione di petrolio e altri combustibili fossili in termini di mortalità.

Al fine di rendere sempre più competitiva la bio-massa, l’innovazione tecnologia lavora per rendere il livello di rendimento della conversione in energia della bio-massa e di investire sull’abbattimento di costi di produzione, risultando così ancora di più la scelta migliore per il riscaldamento domestico.

In conclusione le bio-masse saranno un passo in dietro nella storia per assicurarci un futuro migliore sia a noi che al nostro pianeta utilizzando solo materiali rinnovabili e con un pò di pazienza nella manutenzione anche un risparmio economico e maggiore salubrità in casa.

camini e stufe

L’importanza di scegliere Stufe e Caldaie di qualità e come riconoscerle

Scegliere stufe e caldaie di alta qualità è il primo passo per utilizzare dispositivi a combustione di bio-masse non impattanti per il pianeta e soprattutto non dannose per la salute.

Innanzi tutto è bene essere sicuri che i dispositivi siano conformi alla dichiarazione CE, ovverosia tutti quei documenti obbligatori che garantiscono al consumatore un prodotto che soddisfi i requisiti di sicurezza previsti dai regolamenti comunitari.

Altro aspetto importante è la certificazione voluta dall’AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali, che si occupa di tutelare la filiera legno-energia garantendo la valorizzazione energetica delle biomasse.

La certificazione dell’AIEL è meglio conosciuta come aria-Pulita™: grazie a questo documento è possibile essere sicuri dell’idoneità dei sistemi di risaldamento ed anche essere a conoscenza dell’efficienza e delle eventuali emissioni sia quelli dannosi che quelli innocui per la salute umana.

Aria-Pulita™ quindi si pone a salvaguardia non solo dell’ambiente ma anche dei produttori di dispositivi di alta qualità e anche dei consumatori che saranno consapevoli e a conoscenza di ogni aspetto del dispositivo che vorranno acquistare.

Per l’acquisto di apparecchi moderni eco-sostenibili e non inquinanti è anche previsto un incentivo conto termico che copre fino al 60% della spesa.

Per riconoscere e fare un buon acquisto è necessario assicurarsi che i nuovi apparecchi ad alta emissione di calore siano dotati della certificazione Aria Pulita, la certificazione di qualità dei sistemi di riscaldamento a bio-massa. È molto semplice comprendere la certificazione: quante più stelle ci sono meno emissioni emetterà il nuovo dispositivo.

Pertanto ci saranno anche stufe con certificazione Aria Pulita ma è bene leggere attentamente e di quante stelle dispone e le eventuali emissioni che vengono riportate al fine di scegliere il prodotto che soddisfa al meglio le necessità del cliente.

Un recente studio condotto dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia ha dimostrato che esistono ancora ampi margini di miglioramento per avere più calore e meno emissioni di CO2 e polveri sottili. Pertanto la ricerca è in continuo sviluppo e innovazione per garantire eco-sostenibilità e impatto zero.

Inoltre, se si è già proprietari di una stufa a pellet datata è bene sapere che investire in una nuova e moderna stufa a biomassa diminuisce le emissioni dell’85% che farà risparmiare anche sul quantitativo di combustibile garantendo maggiori prestazioni.

Con il decreto Ministeriale del 28 dicembre 2012 si è stanziato un fondo, conto termico 2020 GSE, per incentivare gli interventi di miglioramento della classe energetica degli edifici e aiutare la produzione di energia ricavata da fonti rinnovabili, tra cui rientrano le bio-masse.

Quindi Semplicemente la sostituzione a fine vita di un dispositivo di riscaldamento a combustione di biomassa con uno moderno può migliorare la qualità dell’aria fino al 25% nel giro di una decina d’anni.

Scegliere le caldaie e le stufe a combustione di biomassa moderne è una scelta importante per tutti.

Combustibili a biomassa di qualità

La differenza di impatto ambientale in termini di emissioni non è dovuta solo agli impianti obsoleti ma anche dalla qualità del combustibile utilizzato, specialmente se si tratta di pellet, e pertanto anche per le biomasse di qualità è essenziale fare attenzione alle certificazioni di qualità.

L’acquisto di bio-combustibili certificati quindi deve essere fatto con estrema attenzione.

Per il pellet, ad esempio, è bene rivolgersi a rivenditori autorizzati e certificati che siano contrassegnati dal bollino EN plus, la certificazione del pellet numero uno al mondo.

Questo pellet è un prodotto di grande qualità che riduce le emissioni e anche le frodi che possono esserci dietro a tutta la filiera produttiva, dalla produzione alla consegna finale. anche la legna da ardere ha certificazioni di garanzia.

Biomassplus è la certificazione per legna da ardere, cippato e bricchette che si propone di essere garante della legalità, della tracciabilità e della qualità, ma anche e soprattutto della sostenibilità ambientale, dato che pur producendo la stessa energia emette il 70% in meno di elementi nocivi rispetto al gas naturale.

Acquistare legna e pellet di qualità certificata è un favore che si fa alla salute e anche al portafoglio, dato che le bio-masse non certificate potrebbero provocare gravi danni alle stufe e alle caldaie che utilizzano questo combustibile.

In sostanza è bene ricordare che l’utilizzo di combustibili fossili oltre ad avere un forte impatto ambientale che ha portato ai gravi problemi di surriscaldamento globale di cui tutti sono a conoscenze e le conseguenze sono tangibili giorno per giorno.

Al contrario le bio-masse possono essere considerate delle fonti rinnovabili dato che cercano e sono in armonia con la natura bilanciando le emissioni di CO2 con quelle che le piante assorbono tramite le loro funzioni vitali.

Le buone abitudini che aiutano a rispettare l’ambiente

Per rispettare al meglio l’ambiente, le persone che abitano in casa e la salute è necessario acquisire delle buone abitudini.

La prima fra tutte è quella di rivolgersi a rivenditori autorizzati e professionali che mettono a disposizione dei clienti non solo prodotti di alta qualità ma anche professionalità e attenzione durante l’installazione dei dispositivi e cura durante le operazioni di manutenzione.

A tal proposito è bene ricordare che ci sono due tipi di manutenzione: quella ordinaria e quella straordinaria.

La manutenzione ordinaria è possibile farla in autonomia, senza l’intervento di un tecnico specializzato, e consiste nel pulire accuratamente la stufa non solo per un fattore di igiene della casa ma, come abbiamo visto, anche per ridurre le emissioni dannose.

Il modo migliore per capire se una stufa a pellet necessita di pulizia è vedere se produce molti più residui de solito. Quindi dovrà essere effettuata una pulizia giornaliera del braciere e la stufa a pellet andrà pulita accuratamente da ogni residuo senza usare detergenti nocivi.

Inutile ricordare che la qualità del pellet si vedrà non solo dall’assenza di fumi nocivi, ma anche dai pochi residui che questo lascerà dopo la combustione.

Per quanto riguarda la pulizia della canna fumaria, del condotto della cenere e della camera degli scambiatori è necessario rivolgersi sempre e solo a tecnici qualificati, che siano in possesso di regolare licenza affinché siano in grado di fornirvi, a lavoro concluso, un certificato di conformità.

La manutenzione straordinaria solitamente viene effettuata una volta all’anno quindi non sarà una grande spesa per le vostre finanze e sicuramente allungherà la vita della stufa e della caldaia a combustione di bio-massa.

Conclusioni

In conclusione è bene non farsi influenzare dalla disinformazione e dalle fake news ma è sempre meglio informarsi su argomenti importanti.

È ovvio che un’automobile d’epoca inquini molto di più di una moderna, allo stesso modo una vecchia stufa a legna obsoleta inquinerà molto di più di una stufa a biomassa certificata Aria Pulita che ha impatto quasi nullo sull’ambiente.

Le iniziative che mette in campo l’Associazione Italiana Energie Agroforestali promuovono l’utilizzo di questi prodotti perché scientificamente eco-sostenibili e meno impattanti dei combustibili fossili.

La semplice volontà di informazione, legata non al terrorismo psicologico delle fake news sulle biomasse cancerogene bensì all’incentivazione del turnover degli impianti legato alla volontà di certificare prodotti di qualità per garantire trasparenza ai consumatori è un piccolo ma grande passo per contrastare il surriscaldamento globale e fare una scelta eco-sostenibile a salvaguardia della salute comune.

Quindi ricorda che le bio-masse non inquinano e non sono cancerogene.